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Mais

Mais – Zea mays ssp. mays / Graminacee = Poaceae

Nomi popolari: granturco, frumentone, melega

Pannocchie alla griglia con erbe aromatiche

Cenni storici

Il mais è una delle piante coltivate più antiche in assoluto. Secondo antiche tradizioni e testimonianze viene coltivato già da oltre 5500 anni. Nelle regioni dell'America Centrale, il mais aveva già allora un ruolo molto importante nell'alimentazione quotidiana. Nelle civiltà precolombiane degli Inca, dei Maya e degli Aztechi il mais – tipicamente in forma di polenta o pane fragrante / tortilla – era l'alimento base principale per le popolazioni locali. Con la scoperta dell'America da parte di Cristoforo Colombo, le sementi giunsero in Europa, più precisamente in Spagna e Portogallo. Qui molto presto si riconobbe l'utilizzo versatile del mais per un'alimentazione semplice. Non c'è dunque da meravigliarsi che in queste zone il mais venne presto coltivato su vasta scala. In Europa Centrale, invece, secondo le tradizioni, il mais giunse molto più tardi, solo nel 17° secolo. Finora non è stato possibile definire chiaramente e documentare la specie originaria da cui hanno avuto origine le nostre attuali specie di mais.

Botanica e cultura

Il mais appartiene alla famiglia delle Poaceae a cui appartengono anche i nostri cereali panificabili, il riso e il miglio. Mentre questi ultimi devono essere essiccati per essere ulteriormente elaborati, il mais può essere consumato anche fresco come verdura. Il mais è una pianta annuale che ama il caldo e non sopporta il gelo. Si semina in filari a una distanza di circa 40-60 cm. Il terreno deve essere ben preparato, zappato e in posizione possibilmente soleggiata. Il mais cresce molto velocemente. Perciò si deve avere cura di aggiungere fertilizzante a sufficienza. Durante la fase di crescita principale, consigliamo di dissodare regolarmente il terreno e di fertilizzarlo un pochino di quando in quando con brodo di ortica.

Il mais è una pianta coltivata antica e molto pregiata e richiede un'umidità uniforme in particolare nel periodo della germinazione. Quando le piante ancora giovani raggiungono l'altezza del ginocchio, si può aggiungere più terra per garantire una maggiore stabilità.

Nei giardini domestici e negli orticelli le malattie non rappresentano un problema per il mais, mentre nelle grandi monocolture mettono a rischio in tutto il mondo interi raccolti. Tra i nemici più noti e più pericolosi si annoverano la piralide del granturco e la diabrotica del mais. Nelle grandi coltivazioni destinate alla vendita questi parassiti vengono combattuti con prodotti fitosanitari che da noi non sono ammessi per i piccoli giardini. Per prevenire questi parassiti, vi consigliamo di coltivare il mais soltanto ogni tre-quattro anni nella stessa aiuola.

La maggior parte delle specie coltivate in tutto il mondo in monocolture industriali sono ibridi. Ciò significa che non è possibile riprodurle mediante semina. Particolari specie di mais di qualità bio (sementi e anche prodotti) da noi sono però disponibili in commercio.

Impiego nella medicina naturale

Il mais ha un effetto rinfrescante, lenitivo e diuretico. Anche se alle nostre latitudini non è molto noto, la pianta del mais ha un potenziale d'impiego e terapeutico sorprendentemente grande e coadiuvante nella medicina complementare. Internamente viene impiegato in caso di infiammazioni alla vescica e all'uretra, nonché per l'enuresi notturna dei bambini. Nella medicina cinese – tra l'altro in abbinamento con uva ursina, dente di leone ed equiseto dei campi – il mais viene impiegato con successo anche contro i calcoli biliari e l'itterizia.

In questa sede desideriamo sottolineare che in caso di disturbi persistenti sarebbe meglio consultare un naturopata o un droghiere esperto.

Impiego in cucina

Il consumo delle pannocchie di mais come verdura da noi è cominciato decisamente tardi rispetto alla storia millenaria della coltivazione del mais. Circa 150 anni fa si iniziarono a coltivare nuove specie di mais più dolciastre e resistenti al freddo che potevano attecchire anche da noi nell'Europa Centrale. Oggi il mais, in tutte le sue forme di trasformazione e utilizzo, è un alimento di cui non si può pensare di fare a meno da noi in Svizzera e nei paesi circostanti.

Con il mais si possono realizzare zuppe e minestroni raffinati. Altri prodotti dalla pianta del mais sono la polenta, il pane fragrante, farine, oli, corn flakes o pop corn. Ci teniamo però a precisare che solo circa il 20 percento del raccolto del mais mondiale viene consumato da noi direttamente come alimento. La maggior parte del raccolto mondiale viene utilizzata per foraggiare animali utili.

Pizza di mais con olive, funghi e cipolle

Ricetta: Pizza di mais

per 4 persone

Ingredienti: 

  • 1 l d’acqua
  • ½ cucchiaio di sale
  • 300 g di farina di mais a grana fine
  • un po’ di olio d’oliva
  • 1 busta di salsa di pomodoro pronta o 150 g di concentrato di pomodoro
  • 250-300 g di mozzarella
  • 6 champignon
  • 2-3 cipolle piccole
  • un po’ di sale alle erbe un po’ di pepe macinato fresco

 

Preparazione:

  1. Spennellare la teglia da forno con olio d’oliva.
  2. Portare all'ebollizione l'acqua salata e aggiungere la farina mescolando continuamente. Cuocere fino ad ottenere una purea. Versare subito il mais sulla teglia e spalmarlo con la spatola per impasto. Fare raffreddare.
  3. Tagliare la mozzarella a fette sottili.
  4. Tagliare gli champignon a fette sottili.
  5. Sbucciare le cipolle e tagliarle ad anelli sottili.
  6. Distribuire la salsa o il concentrato di pomodoro con una spatola comune o con la spatola per impasto sulla purea di mais raffreddata.
  7. Distribuire gli ingredienti restanti sulla pizza. Insaporire con un po' di sale alle erbe e un po' di pepe.
  8. Infornare la pizza di mais nel forno preriscaldato a 200°C e cuocere per 20 minuti.

Consiglio: si possono utilizzare anche altre verdure.

Gli autori

Christian Fotsch

Christian Fotsch cura la newsletter sulle erbe della EGK-Cassa della salute dal 2006. La sua conoscenza approfondita del mondo delle erbe è frutto di uno studio da autodidatta; insieme alla moglie Ursula ha gestito fino al 2010 il vivaio di erbe e piante officinali Silberdistel a Brienz e poi fino al 2019 il noto hotel dedicato alle erbe «Lindenhof», sempre a Brienz.


Brigitte Speck

Brigitte Speck è consulente alimentare e autrice di libri specializzati e di cucina. Ha arricchito la newsletter sulle erbe della EGK-Cassa della salute con una selezione di ricette fino al mese di febbraio 2022. Ha pubblicato numerose opere di successo su temi come le erbe officinali (per es. «Aus meinem Naturgarten», in tedesco), la stevia, Zappelphilipp e libri di ricette per bambini.

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