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Ottieni i risultati migliori quando sei amorevole o duro nei tuoi confronti? (Parte 1)

Recentemente ho conosciuto Philipp Röthlin, uno psicologo sportivo di Macolin, e con lui ho avuto una conversazione così affascinante che voglio assolutamente parlarvene.

Philipp lavora in genere con gli atleti professionisti, ma nell’ambito di un progetto di ricerca si sta occupando di una questione che potrebbe essere importante ben oltre lo sport: I risultati migliori si ottengono comportandosi con amorevolezza o con durezza nei propri confronti?

Prima di parlare con Philipp, credevo di conoscere la risposta. Pensavo che non sarei mai arrivata ai traguardi che ho raggiunto se non fossi stata così tremendamente intransigente con me stessa, pronta a torturarmi, a fustigarmi, a farmi male. L’ho detto a Philipp. Lui mi ha ascoltato e poi mi ha chiesto se avessi mai sentito parlare di self-compassion.

Mai sentito prima.

La self-compassion, in italiano autoempatia, è un concetto affermato nella psicologia clinica, che riguarda il modo in cui le persone interagiscono con sé stesse. Philipp mi ha detto: «Si sa che avere un atteggiamento cordiale e compassionevole nei confronti di sé stessi fa bene alla salute mentale e al benessere. Le atlete e gli sportivi reagiscono in genere con scetticismo a questa constatazione, proprio come te. Pensano che se sono gentili con sé stessi, non riusciranno ad avere successo. Dicono che è necessario essere critici verso sé stessi per ottenere risultati o sostenere gli allenamenti.»

Io gli ho spiegato che non conosco atlete e atleti di alto livello che siano gentili con sé. Philipp ha ammesso che questo è in parte dovuto a come funziona il mondo dello sport: «Come ti trattano gli altri, così prima o poi anche tu tratterai te stesso. Ma non fraintendermi: provare autoempatia non significa fermarsi a metà dell’allenamento. Si tratta di un atteggiamento di autosostegno, ma associato all’idea di sfruttare il proprio potenziale».

Mi aveva completamente catturata. Volevo saperne di più. Quello che ho appreso da Philipp lo racconterò nel mio prossimo post.

 

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